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  • Immagine del redattoreLeonardo Mattiello

TEST SUI VARI SPORT...


IL RECUPERO DOPO UN INFORTUNIO L.C.A.

I fattori neuromuscolari che aumentano il rischio possono essere migliorati attraverso l’allenamento. L’allenamento pliometrico sulla sabbia ha un basso impatto sul sistema muscolo scheletrico, induce un minor indolenzimento a livello muscolare e stimola un lavoro neuromuscolare nel ciclo stiramento accorciamento. Gli spostamenti sulla sabbia hanno un costo energetico più elevato rispetto a quelli sull’erba pur diminuendo l’impatto articolare. Nelle settimane precedenti al rientro in campo, bisogna ricercare stimoli più specifici, e il lavorare sulla sabbia non solo sarebbe poco utile, a nostro avviso, ma potrebbe persino ricreare condizioni di squilibrio e di pericolosità di un re-infortunio.

INCIDENZA DI INFORTUNI NEL FUTSAL DI ALTO LIVELLO

E’ stato riscontrato un totale di 165 infortuni su 127 match, per un totale di incidenza di 195.6 infortuni per 1000 ore giocate o 130.4 infortuni per 1000 match giocati. La maggior parte degli infortuni è stata causata dal contatto con un altro giocatore, ed il 36% invece sono stati da non contatto. Il 70% ha colpito gli arti inferiori, il 13% il collo e testa, il 10% le estremità inferiori ed il 7% il tronco. La diagnosi prevalente è stata di contusione alla gamba, distorsione alla caviglia e infortunio agli adduttori. In media è stato riportato un infortunio che ha comportato la mancanza di partecipazione al match successivo ogni due partite.

INSTABILITA’ E IMPINGEMENT DELLA SPALLA IN ATLETI DI ALTA IN OVERHEAD STRESS

Lo studio è stato eseguito su 89 sportivi di alta performance (giocatori di pallamano di pallacanestro, pallavolo e pallanuoto). L’incidenza del dolore alle spalle, che ha portato ad un problema durante l’allenamento e il gioco negli ultimi 6 mesi, è stato per la pallanuoto del 60% per la pallamano del 40%, per la pallavolo del 25% e per il basket 3.5%. Analizzando questi problemi abbiamo riscontrato gravi problemi prevalentemente nella pallamano, meno nella pallanuoto o nella pallavolo. L’ultrasonografia mostra le fibre prevalentemente incomplete nella superficie profonda del tendine del sovra spinato vicino all’inserzione ed eccezione dei giocatori di basket. Solo in 5 spalle (2.8%) è stata trovata la coincidenza di segni chiari di instabilità e patologia sub-acromiale. Il termine in instability impingement non si è rilevato molto utile e si è rilevato troppo diffuso per stabilire una diagnosi precisa.

INFIAMMAZIONE DEL TENDINE DI ACHILLE

Il tendine di Achille è il tendine più largo e più forte del corpo. Il tendine non ha una vera e propria guaina sinoviale, ma è rivestito da parateon che ha uno spessore variabile. L’apporto vascolare del tendine proviene distalziamente dai vasi intraossei del calcagno e prossimalmente dalle branche intramuscolari. Le lesioni del tendine d’Achille sono associate all’impatto di carichi dovuti alla corsa o al salto. Le disfunzioni dell’achilleo con un complesso gastrosoleo poco estensibile. Un altro tipo di problematica al tendine è la tendinosi dell’achilleo. Essa è caratterizzata da una degenerazione intratendinea al tendine senza segni di infiammazione. La tendinosi è asintomatica fino a quando il tendine non si rompe del tutto e si può avere una massa palpabile non dolente all’inserzione prossimale del tendine.

La tendinite dell’Achille in genere non è legata ad un trauma specifico. Il problema deriva da stress ripetitivi al tendine. Questo accade spesso quando spingiamo i nostri corpi nel fare troppo e troppo presto. Altri fattori possono rendere più probabile lo sviluppo di una tendinite, tra cui:

-un improvviso aumento della quantità o dell’intensità dell’attività fisica

-muscoli del polpaccio contratti

-speroni ossei (osso cresciuto dove non dovrebbe esserci).

LE LESIONI ALLA CAVIGLIA CORRELATE ALL’ATTERRAGGIO NON AVVENGONO IN FLESSIONE PLANTARE NEL VOLLEY

Gli infortuni alle caviglie sono tra i più frequenti nel volley d’elite e si suggerisce come possano risultare dal contatto dei giocatori al net. Tradizionalmente si supponeva che gli infortuni avvenissero in posizione di flessione plantare. Lo scopo di questo studio è stato quello di descrivere le situazioni in cui avvengono gli infortuni alla caviglia e descriverne i meccanismi nel volley d’elite, basandosi su un’analisi sistematica di tipo video. 24 video di infortuni ricavati dai maggiori campionati di volley del mondo sono stati inclusi nell’analisi (14 uomini, 10 donne). 5 analisti hanno visionato i filmati per determinare le specifiche situazioni ed i meccanismi legati a questi infortuni.

L.C.A. E INFORTUNI AL GINOCCHIO: PROGRAMMI DI PREVENZIONE NEL CALCIO

Il calcio è uno degli sport con maggiore incidenza di infortuni al legamento crociato anteriore, sia nel maschile che nel femminile. Sono stati studiati e sviluppati numerosi protocolli di allenamento per prevenire gli infortuni; tuttavia un’analisi sistematica che ne valuti gli effetti deve ancora essere svolta. Nove studi sono stati inclusi nei criteri di validità precedentemente stabiliti. Un totale di 11562 atleti, dei quali 7889 valutati nello specifico per infortunio all’L.C.A. sono stati compresi nello studio.

PROBABILITA’ DI INFORTUNIO E GIORNI DI RIPOSO PRIMA DEL MATCH

Vi sono risultati contrastanti riguardo l’associazione esistente fra il numero di partite concentrate in pochi giorni e le probabilità di infortunio. Lo studio analizza l’associazione tra il numero di giorni che separano due match e le probabilità di infortunarsi nel calcio. La congestione a breve termine di partite è stata definita come il numero di giorni di recupero fra due match; la congestione a lungo termine invece il numero totale di partite in 30 giorni effettuate prima dell’ultimo match considerato. Le probabilità di infortunio di un giocatore sono state messe in rapporto con la congestione di partite a breve termine. Per analizzare l’influenza sui giocatori del numero di partite in 30 giorni tutte le partite sono state raggruppate in terzili e analizzate separatamente. La percentuale di infortunio è risultata essere minore nei match preceduti da 6 fino a 10 giorni di recupero, rispetto a 3 o meno. Stessa correlazione per quanto riguarda i pattern esistenti nella concentrazione a lungo termine dei terzili.

CONTROLLO NEUROMUSCOLARE CONTRO GLI INFORTUNI AGLI HAMSTRING NEL CALCIO

60 giocatori di calcio che non presentavano una storia recente di infortunio agli hamstring hanno partecipato allo studio; è stata analizzata l’attivazione EMG durante lo sprint. L’attività dei muscoli hamstring, glutei e del tronco durante la fase aerea e quella di atterraggio dello sprint- accelerazione sono state osservate all’inizio e alla fine dello studio. I segnali EMG dei muscoli sovra menzionati sono stati processati e analizzati in funzione del tempo nel ciclo di corsa e dell’incidenza di infortuni. L’attività maggiore di gluteo e tronco durante la fase aerea dello sprint sembra in grado di ridurre la percentuale di rischio di infortunio; lo studio fornisce perciò le basi per un aumentata, evidence based, strategia di riabilitazione e prevenzione, in particolare concentrata sull’aumento del controllo neuromuscolare del gluteo e del tronco durante le attività sport specifiche di corsa.

STRATEGIE DI PREVENZIONE NEL CALCIO

486 giocatori e 88 coaches tesserati per le società della 4,5 4 6 divisione tedesca hanno partecipato allo studio. E’ stato sottoposto un questionario all’inizio della stagione, riguardante le strategie di intervento e di prevenzione circa gli infortuni. E’ risultato come la fisioterapia e gli screening di valutazione siano le strategie di prevenzione più attuale; fra le più importanti anche gli esercizi di warm up, di fine allenamento e la core stability. Gli infortuni al ginocchio sono stati riportati come il più frequente infortunio. Se ne deduce come, nonostante vi siano le conoscenze fondamentali circa le strategie di prevenzione, le implementazioni pratiche sono insufficienti.

FORZA DELLE ANCHE COME FATTORE INTRINSECO DI RISCHIO PER LA DISTORSIONE DI CAVIGLIA IN GIOVANI GIOCATORI DI CALCIO

Molti studi epidemiologici hanno enfatizzato l’incidenza degli infortuni alle caviglie nel calcio giovanile. Questo studio si propone di esaminare se la forza dei muscoli degli arti inferiori è un fattore di rischio per le distorsioni di caviglia in giovani giocatori di calcio. E’ stato ipotizzato che la diminuzione di forza in questi muscoli potesse predisporre ad un aumento di rischio di infortunio. Lo studio ha incluso un totale di 133 giovani giocatori di calcio per l’analisi. All’inizio della stagione, le caratteristiche antropometriche sono state misurate, così come la forza dei muscoli degli arti inferiori utilizzando un dinamometro manuale. Sono stati inoltre raccolti gli infortuni durante tre stagioni consecutive. 12 partecipanti, corrispondenti al 18% di tutti gli infortuni riportati, hanno subito infortuni alla caviglia. Un aumento nella forza degli estensori delle anche è stato associato ad un significativo decremento nella possibilità di infortunio. Nessun altra variabile nello studio è stata identificata come altro possibile fattore di rischio. Si può concludere che un ridotto valore di forza negli estensori delle anche è un fattore indipendente di rischio per la distorisione di caviglia in giovani giocatori di calcio.

INFORTUNI NEL TENNIS: EPIDEMIOLOGIA, PATOFISIOLOGIA E TRATTAMENTO

Il tennis è uno sport che sottopone le articolazioni ad un altro carico, con forza sovra fisiologiche le quali si generano in particolare su spalla e gomito, centinaia di volte nel corso di un singolo match, e ciò pone i giocatori ad un alto rischio di infortuni. Condizioni comuni riguardano la cuffia dei rotatori, l’impingement del sovra spinato, borsiti, ed epicondiliti del gomito. Il servizio è il colpo più usurante nel tennis, poiché prevede i picchi di attività muscolare più elevati che interessano le articolazioni di gomito e spalla. La catena cinetica ci connette estremità inferiore, superiore e muscoli del core tramite la trasmissione di attivazione e movimento è destramente importante; patologie o condizioni che vadano ad interessare uno o più punti all’interno di queste catene possono trasmettersi e portare ad un aumentato rischio di infortunio sia agli arti superiori che inferiori. Dall’analisi effettuata sui meccanismi di infortuni nel tennis, si evince come i programmi di prevenzione dovrebbero prima di tutto focalizzarsi sulla riduzione degli squilibri muscolari e di catena cinetica, i quali possono essere in grado di ridurre il possibile rischio di infortuni nel tennis.

PREVENZIONE INFORTUNI NEL CALCIO: PRIMA O DOPO L’ALLENAMENTO?

Negli ultimi anni, il numero di infortuni nel calcio è aumentato in maniera considerevole, a causa di una molteplicità di fattori, fra cui l’aumento del livello fisico e tecnico, il numero di allenamenti e partite etc. Sono stati osservati gli effetti di un programma di 12 settimane di protocollo di nordic hamstring, svolto prima o dopo l’allenamento, sulla forza degli hamstring, l’attività muscolare e l’adattamento. I giocatori di calcio partecipanti allo studio sono stati suddivisi casualmente in 3 gruppi; controllo, che ha svolto esercizi di stability, gruppo di lavoro con nordic prima e dopo l’allenamento. Il programma ha portato a cambiamenti simili per quanto riguarda gli aumenti di forza e attivazione muscolare, indipendentemente dal momento di svolgimento.

UN PRECEDENTE INFORTUNIO DEGLI HAMSTRING INFLUISCE LA DINAMICA DEL CALCIO DEL PALLONE

L’obiettivo di questo studio è stato quello di osservare l’influenza della dominanza degli arti sulla dinamica di calcio, successiva ad infortunio degli hamstring su entrambi gli arti. 45 giocatori (26 femmine e 19 maschi) appartenenti a società di calcio d’elite hanno preso parte allo studio. Hanno calciato il pallone 5volte, con entrambi gli arti, ad un obiettivo posto a 7m. Sono state riscontrate delle differenze tra le dominanze degli arti per quanto riguarda il gruppo che non aveva subito infortuni per quanto riguarda le velocità lineari di picco, la flessione d’anca, l’angolo al ginocchio al momento dell’impatto col pallone, e il momento dell’anca. Un precedente infortunio ha prevenuto la rapida estensione delle fibre muscolari degli hamstring, rendendole più predominanti negli arti non dominanti. Perciò, gli effetti di un precedente infortunio devono essere tenuti di conto quando si parla di dinamica di calcio, e la locazione dell’infortunio, sull’arto dominante o meno, e di eguale importanza.

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