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  • Immagine del redattoreLeonardo Mattiello

I VALORI EDUCATIVI DELLO SPORT


Lo sport è di per sé un’attrazione e nella pratica dà luogo a significati ed esperienze diverse a seconda di come venga vissuto dalle persone.

Una possibile ridefinizione di sport richiede la condivisione dei suoi requisiti basilari di:

-Gara con: - se stessi (per migliorarsi)

- gli altri (per confrontarsi senza danneggiarli)

- gli ostacoli naturali ( per oltrepassarli senza danneggiarli)

- il tempo

-Attività: -disinteressata (senza scopo di lucro)

-concordata con l’avversario

-a pari condizioni

-che non danneggia

EDUCARE TRAMITE IL MOVIMENTO E LO SPORT

L’educazione del corpo che si muove e l’educazione attraverso il corpo in movimento favoriscono:

-lo sviluppo dell’intelligenza e delle capacità logiche intuitive e creative

-il consolidamento del carattere

-la realizzazione di positive relazioni con gli altri

-i comportamenti cooperativi

-l’acquisizione di abitudini finalizzate al benessere psico-fisico.

Lo sport in generale, e il calcio in particolare, possono contenere una valenza educativa a patto che vengono utilizzati come strumenti per lo sviluppo della persona nelle sue dimensioni:

-cognitive (sapere)

-emotivo-affettive (saper essere)

-sociali/relazionali (saper essere in rapporto con gli altri)

-motorie (saper fare)

APPRENDIMENTO MOTORIO

L’apprendimento in ambito calcistico si riferisce all’attività diretta all’acquisizione e al miglioramento di conoscenze, di capacità e di abilità, al fine di padroneggiare le tecniche specifiche di questo sport.

MOTIVAZIONI E APPRENDIMENTO

La motivazione è una forza motrice della vita psichica, che conduce l’individuo all’azione (generando un comportamento motivato). Essendo composta da diversi elementi è d’uso definirla sequenza motivazionale. In essa su trovano:

-un bisogno fisiologico o uno stato di deprivazione

-un bisogno di esplorazione

-un bisogno di affiliazione

-un bisogno di successo

-un bisogno di potere

-una ricompensa o un incentivo

CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI

Le capacità coordinative generali che costituiscono la destrezza sportiva, posseggono un elevato grado di universalità e si possono riferire all’interno settore della motricità sportiva.

Possono essere così classificate:

-capacità di apprendimento motorio

-capacità di controllo e di direzione

-capacità di adattamento

CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI

Le capacità coordinative speciali sono correlate con quelle generali e si sviluppano in modo interdipendente. Possono essere così elencate:

-Equilibrio

-Percezione della relazione spazio-temporale

-Accoppiamento e combinazione dei movimenti

-Differenziazione

-Orientamento spazio-temporale

-Anticipazione

-Reazione

-Ritmizzazione

-Trasformazione

-Fantasia motoria

SPORT, GINNASTICA O PSICO-MOTRICITÀ

Può venire da chiedersi se fare sport sia davvero un valore, o non sia piuttosto il mezzo per tramandare e rafforzare atteggiamenti negativi, individualistici, come possono essere visti quelli competitivi.

Ci sono due alternative fondamentali allo sport: da una parte la “ginnastica” dall’altra la “psico-motricità”. Nella “ginnastica” predomina l’aspetto salutistico. L’obiettivo è impegnare il bambino in una serie di esercizi funzionali e promuovere la forma fisica.

L’altra alternativa è la “psico-motricità” in cui l’aspetto salutistico va in secondo piano, mentre si valorizzano gli aspetti più squisitamente psicologici dell’azione motoria.

I PROBLEMI DELLA COMPETIZIONE

Il problema è saper competere. Il che significa: rispetto al rapporto con gli altri, coordinare atteggiamenti competitivi e amichevoli; rispetto al rapporto con se stessi, trovare un equilibrio tra la frustrazione determinata dallo sperimentare i propri limiti e L’esaltazione suscitata da momenti di successo.

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