Cervicalgia è il termine appropriato per indicare un generico dolore al collo che si protrae per un periodo di tempo variabile. Nei paesi industrializzati, la cervicalgia è uno dei disturbi muscolo-scheletrici più diffusi, soprattutto nel sesso femminile e nella fascia d’età compresa tra i 40 e i 60 anni, costituendo una causa importante di assenza dal lavoro con i relativi costi socio-economici che ne derivano.
COME CREARE ED INTEGRARE GLI ESERCIZI POSTURALI
Le funzioni della regione da trattare e le connessioni anatomofunzionali.
-Funzioni: sostegno, mobilità e stabilità del capo.
-Connessioni anatomofunzionali con il capo: il capo, spesso ce ne dimentichiamo, è la parte più pesante del nostro corpo e sede di importanti sistemi recettoriali per l’equilibrio, il movimento e la postura. Nel capo infatti risiedono due tipi particolari di muscoli che possono avere ripercussioni sulla postura del capo e di conseguenza sulla cervicale: i muscoli masticatori ( tra i quali troviamo il più forte di tutto il corpo: il massetere) e i pellicciai.
-Connessioni anatomofunzionali con il tronco ( cingolo scapolomerale, clavicole e gabbia toracica tramite trapezi, elevatori della scapola, sternocleidomastoideo, definito anche SCOM, e scaleni)
Dovremo lavorare su 5 punti con la fondamentale comune dell’allungamento assiale:
1 automassaggio della muscolatura del collo (mm trapezi, complesso estensorio e flessorio e mm sottoccipitali ) e del cranio (muscoli masticatori massentere, temporale e sottoioidei).
2 detensionamento della muscolatura superficiale flessoria ed estensoria del collo e della muscolatura che connette il cingolo scapolomerale al tratto cervicale (trapezio, elevatore della scapola, scom, scaleni e splenio).
3 mobilità attiva assistita (dai props o dalle proprie mani) e attiva del tratto cervicale su tutti i piani di movimento anticipata dalla mobilità oculare.
4 mobilità del cingolo scapolomerale e di tutta la colonna alla ricerca del neutro.
5 tonificazione della muscolatura stabilizzatrice.
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